I docenti del liceo di Locarno, firmatari della seguente presa di posizione, esprimono tutto il loro rammarico di fronte alla proposta del Consiglio di Stato ticinese di richiedere l’ennesimo sacrificio ai propri dipendenti, imponendo a loro un contributo di risanamento del 2% sullo stipendio, misura che va ad aggiungersi a tutta una serie di decisioni che negli ultimi venti anni hanno sensibilmente peggiorato le condizioni salariali e di lavoro dei dipendenti cantonali ed in particolare dei docenti.

Tagliare sul salario dei dipendenti è l’ennesima misura demagogica e poco lungimirante da parte di chi dovrebbe avere una cultura dirigenziale oltre che politica. È una decisione facile perché non va a toccare direttamente la qualità del servizio e di conseguenza politicamente più agevole da portare avanti. Sarebbe auspicabile che chi è chiamato a governare questo Cantone sia capace di assumersi maggiore responsabilità, indicando chiare misure strutturali finalizzate a migliorare la situazione finanziaria cantonale nel lungo periodo.
Se a questo si aggiunge il fatto che uno degli obbiettivi dichiarati dell’attuale legislatura è quello di rivalutare, anche a livello salariale ma non solo, il ruolo del docente, tale decisione non può che lasciare sconcertato l’intero corpo docenti.

In virtù di quanto sopra, i firmatari della presente invitano le organizzazioni sindacali a portare avanti tutta una serie di iniziative, anche drastiche come la chiamata allo sciopero, atte a difendere la dignità, i diritti e gli interessi dei dipendenti pubblici del Cantone.
I firmatari si impegnano quindi a sostenere attivamente tali iniziative.

Sottoscrivono 73 docenti